Leonardo da Vinci in Terra d’Otranto.

Entrando nella cattedrale di Otranto si nota questa lapide che ricorda Serafino da Squillace giunto a Otranto al governo dell’arcidiocesi nel 1481, ovvero subito dopo la riconquista della città da parte degli Aragonesi, e sino alla sua morte avvenuta nel 1514.Il frate e’ raffigurato sdraiato con l’epigrafe che recita:

“DECIPIMUR VOTIS TEMPORE FALLIMUR MORS DERIDET CURAS ANXIA VITA NIHIL”

(siamo ingannati dai desideri siamo traditi dal tempo, la morte deride gli affanni e nulla e’ l’ansia della vita).Nel corso di una sua visita ad Otranto il professor Alessandro Vezzosi direttore del “Museo ideale Leonardo da Vinci” nota che questa frase era scrittasu uno dei taccuini usati da Leonardo.Un’ipotesi e’ che Leonardo sia stato ad Otranto, forse incaricato di ridisegnare le fortificazioni della citta’ oppure potrebbe essere una coincidenza, visto che epigrafi simili erano comuni in quell’epoca.Sull’argomento si e’ svolto il 5 aprile 2019 un convegno nella sala triangolare del castello di Otranto con relatori il prof. Francesco d’Andria e il dott. Pio Panarelli.

Rif.1 Fra Serafino da Squillace

Rif.2 convegno a Otranto, Il mistero di Serafino da Squillace.

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