Un misterioso sotterraneo.

“Hanno trovato l’oro, hanno trovato l’oro” gridavano alcuni ragazzi calandosi in una buca nella strada che porta al santuario, sentivo queste voci arrivando in quei pressi e, lasciando per terra la mia bicicletta, trovai il coraggio di seguirli infilandomi in quel foro buio.

Era forse il 1965 , in molte strade di Cursi stavano facendo gli scavi per la fognatura e in quel punto lo scavo aveva messo in luce un antico cunicolo che sembrava portare sotto il palazzo, subito dopo l’asilo.

Il breve cunicolo si apriva in locali ampi , una scarsa luce permetteva di orientarsi, eravamo tanti ragazzi e correvamo avanti e indietro cercando di trovare “l’oro”, c’erano strani oggetti e piccoli e grandi ambienti che si susseguivano, non capivamo dove eravamo finiti.

La scorribanda in quei locali continuo’ senza frutto per un po’ di tempo finche’ non si senti’ il fragore di un portone che si spalancava violentemente e le voci del massaro e della moglie che erano arrivati a ristabilire l’ordine, avevano cominciato ad urlare di uscire subito da li e mentre uno faceva il giro all’interno per scovarci l’altra ci aspettava al varco vicino al portone e con una lunga canna e ci percuoteva al nostro passaggio, o almeno ci provava dato che noi correvamo per evitare il colpo.

Fini’ cosi’ la nostra ricerca dell’oro, eravamo finiti nel trappeto delle logne, sotto il palazzo De Pietro ora questa dimora e’ un’ elegante casa per vacanze (Villa De Pietro e Trapetum di Elisa Mele).

A distanza di tanti anni mi rendo conto che l’oro che avevamo cercato, senza riuscirci, in quei sotterranei e’ il tesoro storico tramandatoci dai nostri avi, che ha un valore ancora maggiore.